Il nostro 1927. La Roma punta all’ammissione in Divisione Nazionale

Roma Divisione Nazionale

MERCOLEDÌ 24 AGOSTO 1927. Vigilia del direttorio federale di Bologna che deve stabilire gli organici dei campionati e decidere se ammettere l’A.S. Roma nella Divisione Nazionale, la Serie A dell’epoca. Sperano nel ripescaggio, oltre ai giallorossi, anche Napoli e Cremonese, retrocesse in Prima Divisione a conclusione della stagione 1926-27. Allo stato attuale è disponibile per il ripescaggio un solo posto, liberatosi grazie alla fusione tra Andrea Doria e Sampierdarenese (che hanno dato vita a La Dominante), ma c’è anche la possibilità che il massimo campionato venga allargato da 20 a 22 partecipanti ammettendo così tutte e tre le pretendenti al ripescaggio (le suddette Roma, Napoli e Cremonese).

Roma ripescata

“L’Impero” del 25 agosto 1927 parla dei ripescaggi

Divisione Nazionale, sperano Roma e Napoli

L’allargamento dei quadri del massimo campionato, voluto ovviamente da Roma, Napoli e Cremonese, trova l’ostilità di chi osserva come la stagione si allungherebbe oltremodo, finendo con l’influenzare le partite della nazionale ai Giochi Olimpici di Amsterdam 1928 e nella Coppa Internazionale.

I vertici della Federcalcio, nel caso di un solo ripescaggio, devono inoltre decidere se far disputare un torneo di qualificazione per stabilire la squadra che occupi il posto vacante nella Divisione Nazionale o agire d’autorità senza che si giochi alcuna partita.

La prospettiva di una grande squadra della Capitale

L’inclusione nella Divisione Nazionale della Roma, in luogo dell’Alba e della Fortitudo che erano retrocesse sul campo, non manca di suscitare qualche voce contraria. L’ostilità verso i giallorossi, osserva la stessa “Gazzetta dello Sport” in quei giorni, ha dell’improprio, in quanto la fusione Alba-Fortitudo (più il Roman) era stata «più che voluta dai dirigenti le due società, consigliata per non dire imposta dalle autorità superiori». Insomma, tutto era stato combinato per far sorgere una compagine romana da inserire tra le grandi del campionato. È logico, così, che quegli stessi gerarchi che avevano dato il loro placet alla fondazione della Roma (il presidente del Coni Lando Ferretti, quello della Figc Leandro Arpinati e il numero uno giallorosso Italo Foschi) nella riunione bolognese propendessero l’allargamento a 22 squadre, soluzione più comoda e in linea con la necessità di un torneo nazionale allargato alle squadre del centro-sud.

Anche gli azzurri del calcio ai Giochi Mondiali Universitari

Bernardini nazionale

Fulvio Bernardini

Iniziano a Roma i Giochi Mondiali Universitari: le prime gare in calendario sono quelle del nuoto, anticipate per evitare la concomitanza con gli Europei in vasca di Bologna, in partenza il 31 agosto. «Nel torneo di calcio – scrive il quotidiano “La Stampa” – gli azzurri devono vincere e la recente sconfitta inflitta al team austriaco (il 17 luglio 1927, n.d.r.) può essere considerata un’ottima garanzia». La nazionale goliardica è affidata alla guida tecnica di Augusto Rangone, ct della nazionale A, affiancato da Carlo Carcano, allenatore dell’Alessandria. Da Arona, dove è in ritiro il gruppo azzurro, trapelano i nomi degli undici titolari per il primo match, in calendario il 28 agosto contro la Svizzera: dovrebbero essere Bonadeo; Martin II, Allemandi; Martin III, Bernardini, Pitto; Puerari, Avalle, Mazzoni, Giuliani, Franzoni.
Al torneo calcistico universitario, in calendario dal 28 agosto al 4 settembre, partecipano Italia, Austria, Ungheria e Svizzera.

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