Il nostro 1927. La Roma tra conferenze sportive e atletica leggera

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Mercoledì 30 novembre 1927. La Roma, per volontà del suo presidente Italo Foschi, annuncia l’organizzazione di una serie di conferenze sullo sport, a partire dal 7 dicembre (l’inizio sarà poi posticipato al 15), allo scopo di illustrare l’importanza dell’attività sportiva nella formazione di giovani e adulti. All’iniziativa, che ha un taglio prettamente calcistico, aderiscono con entusiasmo il presidente del Coni Lando Ferretti, quello della Federcalcio Leandro Arpinati e il numero uno del settore arbitrale Giovanni Mauro. A capo del progetto, che si svolgerà nelle sale della sede giallorossa in via degli Uffici del Vicario 35, viene messo il conte Carlo Millo: «Ed invero la scelta non poteva essere migliore per la sua competenza e per il suo attaccamento ad ogni manifestazione di vero sport». Leandro Arpinati

I GRANDI ATLETI ROMANI IN GIALLOROSSO
Il quotidiano capitolino “L’Impero” pubblica nella pagina sportiva un articolo intitolato “L’Associazione Sportiva Roma e l’Atletismo Romano”. Alla luce della cronica difficoltà nel fronteggiare le società sportive del nord, viene sottolineata l’importanza del fatto che la Roma abbia strutturato anche una squadra di atletica leggera, che allinei i migliori ragazzi della Capitale e che promuova questo sport tra i più giovani.

«Molti degli uomini migliori sono già al lavoro – scrive “L’Impero” facendo qualche nome di atleta romano di spicco – [Ludovico] Paternò, l’erculeo goliardo campione olimpico di pentathlon, il velocista di sicuro avvenire, il buon Massimi, l’allegro ostacolista [Franco] Jacometti che tutti ricordano per la simpatica facilità con la quale lotta e ancor D’Arienzo, che ben figurerà negli 800 piani, Gerardi, Screziati. Altri, impediti fino ad oggi, rincominceranno ben presto. [Giulio] Scardoni, il poderoso lanciatore tuttavia convalescente, [Enrico] Cerisoli, l’uomo veloce ed al pubblico ben noto, l’agilissimo saltatore [Ottorino] Mancioli dallo spiccato tipo negroide, per non citare che i più conosciuti».

Nella foto all’inizio dell’articolo: Italo Foschi, presidente della Roma (foto archivio Rasicci).

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